INTRODUZIONE
Oltre 30 anni fa
negli Stati Uniti d'America si fece spazio nella cultura Americana la
ricerca delta salute e del benessere del corpo umano innescando così
un fenomeno di denigrazione di tutto quello che andava a discapito di
questa cultura, quindi fumo ed alcool furono banditi.
Di conseguenza
le industrie e le attività legate alla vendita di alcool subirono un
grande contraccolpo di recessione economica.
A peggiorare la situazione erano le leggi americane che impedivano, ed impediscono tuttora alle aziende, qualsiasi tipo di pubblicità diretta o indiretta tramite i grandi media (Tv, Radio, Cinema, Riviste, ecc), quindi l'industria non potette sfruttare le potenzialità di investimenti economici per contrastare la recessione ed aiutare, la ripresa del mercato.
A peggiorare la situazione erano le leggi americane che impedivano, ed impediscono tuttora alle aziende, qualsiasi tipo di pubblicità diretta o indiretta tramite i grandi media (Tv, Radio, Cinema, Riviste, ecc), quindi l'industria non potette sfruttare le potenzialità di investimenti economici per contrastare la recessione ed aiutare, la ripresa del mercato.
Era quindi
necessario trovare soluzioni valide ed alternative per uscire dalla
crisi economica. Grandi aziende produttrici del beverage e
organizzazioni in franchising di bar - ristoranti come TGS Priday's,
Hard Rock Cafè, Planet Hollywood (tra le più grandi e diffuse nel
mondo) operarono investimenti in ricerche ed analisi sulle esigenze
dei clienti.
Analisti,
psicologi, economisti, esperti di marketing, manager del settore, si
misero all'opera per trovare la soluzione per recuperare la
credibilità nei confronti del pubblico, diedero quindi avvio
alla più grande ed importante rivoluzione professionale nel settore
del beverage.
Da li' si giunse
all'individuazione dell'obiettivo da conseguire, ovvero quello di
restituire alle attività del settore una credibilità
tramite lo sviluppo dei contatti umani ed il rafforzamento
organizzativo delle strutture adibite allo svago quotidiano
dell'uomo, i locali.
Per raggiungere
questo obbiettivo era necessario rendere i locali più efficienti,
comodi, con un buon servizio e divertenti, in buona sostanza un posto
dove ci si senta a proprio agio e dove si potesse comunicare ed
incontrare con piacere altra gente con cui socializzare in compagnia
di un buon drink.
Per far sì che
le cose potessero essere attuabili fu necessario ed indispensabile
l'avviamento di un restyling generale delle formule gestionali delle
attività e delle loro strutture tecniche, dando più
professionalità al management dei lavoratori e cambiando
radicalmente l'atmosfera dei locali e gli obbiettivi degli
imprenditori.
Il cambiamento
di questi obbiettivi determinò la stesura di nuove regole che oggi
rappresentano le basi del Bartending:
1) Servire
prodotti di qualità
2) Servire nel minor tempo possibile
3) Creare un ambiente divertente ed ordinato
2) Servire nel minor tempo possibile
3) Creare un ambiente divertente ed ordinato
All'interno di
questa evoluzione prese avvio anche Freestyle (stile libero), un
simpatico metodo di servizio.
In America un
giovane Bartender diventò famoso per il suo avvincente metodo di
lavoro, egli preparava drinks in maniera divertente e spettacolare
intrattenendo il pubblico con il Flair (fare le cose con abilità).
Nei locali in
cui lavorava, la gente faceva la coda per accedere al banco bar
perché venivano attirati dalla completezza professionale di questo
individuo che mostrava efficienza in ogni situazione.
L'organizzazione
della TGI Friday's (Thanks God lt's Friday), adottò e sviluppò
questo sistema ed iniziò cosi la diffusione del nuovo stile del
Bartenders, il «FREESTYLE». Il film «COCKTAILS», con la presenza
di un grande testimonial quale TOM CRUISE assicurò il successo del
film ed il successo di questo nuovo stile di lavoro.
Dall'osservazione
di questo fenomeno, prese avvio il più grande «laboratorio
professionale» del pianeta.
Nacquero cosi le
scuole per i Bartender che con i loro Trainers (insegnanti),
insegnano e divulgano tuttora le tecniche dei Bartending.
I COMANDAMENTI DEL BAR
Ricorda che il
bartender è sempre al centro dell'attenzione ed i clienti saranno
sempre là a guardare ogni tuo movimento e si aspettano da te il
massimo della disponibilità ed efficienza.
1) Accogli immediatamente il tuo cliente con il saluto, ed il
tovagliolino.
2) Tutto ciò deve avvenire entro 30" dall'arrivo del cliente al banco perché si senta ben accolto e a suo agio.
3) Mantieni pulito ed ordinato il bar- top, la parte di banco dedicata al cliente, la postazione e la pedana.
4) Non appoggiarti e non tenere le mani in tasca. Questo può essere interpretato come segno di stanchezza o indicativo di una pausa.
5) Non si fuma, non si mangia, non si beve e non si mastica il chewing-gum. Non è professionale, esci dal bancone e recati in un altro posto per farlo.
6) Controlla il tuo livello di energia. Tutti i più grandi bartender hanno un altissimo livello di energia, sappila amministrare.
7) Ricordati che i clienti sono tutti uguali ed il tuo atteggiamento nei loro confronti deve essere concorde, uomo/donna che sia.
8) Parla, chiaramente e con un volume della voce adeguato in modo che i tuoi clienti siano sicuri di ciò che stai dicendo.
9) Mantieni il contatto visivo con i clienti mentre prendi l'ordinazione.
10) Ripeti l'ordinazione ai clienti.
11) Servi i drinks sul tovagliolino asciutto e cambialo quando è umido.
12) Non toccarti mai la bocca o la faccia senza lavarti le mani subito dopo.
13) Servi i drinks davanti ai clienti che li hanno ordinati.
14) Non toccare mai il bordo dei bicchieri.
15) Non mettere mai le mani nel ghiaccio, usa sempre la paletta.
16) Non lamentarti del locale, del personale e soprattutto dei clienti mentre sei dietro il banco, non è una cosa professionale ( parlane con il manager).
17) Non discutere ( varie problematiche ) con i colleghi durante il lavoro.
18) Lava sempre le mani dopo che hai fumato, prima di tornare a lavoro.
19) Non lasciare il banco incustodito.
20) Lavora in Equipe. Il tuo obiettivo è quello di fare in modo che il cliente si senta soddisfatto e che abbia tratto vantaggio dalla sua esperienza nel tuo bar, tanto che desideri ritornare.
2) Tutto ciò deve avvenire entro 30" dall'arrivo del cliente al banco perché si senta ben accolto e a suo agio.
3) Mantieni pulito ed ordinato il bar- top, la parte di banco dedicata al cliente, la postazione e la pedana.
4) Non appoggiarti e non tenere le mani in tasca. Questo può essere interpretato come segno di stanchezza o indicativo di una pausa.
5) Non si fuma, non si mangia, non si beve e non si mastica il chewing-gum. Non è professionale, esci dal bancone e recati in un altro posto per farlo.
6) Controlla il tuo livello di energia. Tutti i più grandi bartender hanno un altissimo livello di energia, sappila amministrare.
7) Ricordati che i clienti sono tutti uguali ed il tuo atteggiamento nei loro confronti deve essere concorde, uomo/donna che sia.
8) Parla, chiaramente e con un volume della voce adeguato in modo che i tuoi clienti siano sicuri di ciò che stai dicendo.
9) Mantieni il contatto visivo con i clienti mentre prendi l'ordinazione.
10) Ripeti l'ordinazione ai clienti.
11) Servi i drinks sul tovagliolino asciutto e cambialo quando è umido.
12) Non toccarti mai la bocca o la faccia senza lavarti le mani subito dopo.
13) Servi i drinks davanti ai clienti che li hanno ordinati.
14) Non toccare mai il bordo dei bicchieri.
15) Non mettere mai le mani nel ghiaccio, usa sempre la paletta.
16) Non lamentarti del locale, del personale e soprattutto dei clienti mentre sei dietro il banco, non è una cosa professionale ( parlane con il manager).
17) Non discutere ( varie problematiche ) con i colleghi durante il lavoro.
18) Lava sempre le mani dopo che hai fumato, prima di tornare a lavoro.
19) Non lasciare il banco incustodito.
20) Lavora in Equipe. Il tuo obiettivo è quello di fare in modo che il cliente si senta soddisfatto e che abbia tratto vantaggio dalla sua esperienza nel tuo bar, tanto che desideri ritornare.
Merceologia essenziale dei prodotti di largo consumo
I
distillati
Distillare
significa separare una sostanza da un’altra, portando un
liquido allo stato di vapore e ricondensandolo.
I
liquori
I
liquori possono essere prodotti con tre sistemi: per
distillazione, per infusione o l'insieme dei due sistemi.
liquori
fantasia: sono quelli in
cui l'insieme degli aromi dà un sapore indefinibile.
liquori
naturali: sono quelli in
cui è possibile individuare un aroma ben definito.
liquori
creme: sono
caratterizzati da una bassa gradazione alcolica rispetto agli altri e
dall'aggiunta di zucchero fino alla massima concentrazione.
I
succhi
- "succo di frutta": è un prodotto che deve essere costituto da frutta al 100%, e può prevedere opzionalmente l'aggiunta di zucchero. Nel caso di succhi concentrati o disidratati, parte dell'acqua contenuta nel succo viene eliminata. Nel caso si aggiunga lo zucchero, la legge prevede che sia esplicitamente indicato con la menzione "zuccherato" accanto alla denominazione. La massima quantità di zucchero aggiunto consentita dalla legislazione è di 100 g per litro (200 g nei succhi di lampone, ribes e limone).
- "spremuta": il termine si applica solo agli agrumi e indica il succo di agrumi, anche in questo caso con o senza zuccheri aggiunti.
- “nettare di frutta”: simile al succo di frutta; la percentuale di frutta scende al 50%, a cui sono aggiunti zucchero e acqua. La percentuale minima di frutta utilizzata (tenore minimo effettivo di succo di frutta) deve comparire con la dicitura "frutta XX% minimo".
- “bevande analcoliche alla frutta”: le bibite in cui la percentuale di succo di frutta scende al 12%.
- “bevanda al gusto di….” : quando la percentuale di succo di frutta risulta inferiore al 12%.
Sciroppi
e concentrati
Gli
sciroppi sono estratti di frutta ed erbe, ottenuti per restrizione,
con l’aggiunta di zucchero.
Possono essere serviti allungati con acqua e ghiaccio, oppure utilizzati come aromatizzanti per cocktails.
Possono essere serviti allungati con acqua e ghiaccio, oppure utilizzati come aromatizzanti per cocktails.
I concentrati si ottengono tramite concetrazione
minima del 100% fino ad un massimo del 300%, senza aggiunta di
zuccheri. Possono essere utilizati diretta mente nella preparazione
di cocktails (tenendo presente la loro concentrazione),
indispensabili nella preparazione delle basi premix.
Bibite
Le bevande analcoliche sono gassate e non,
confezionate in bottiglia o in un altro contenitore a chiusura
ermetica e preparate con acqua potabile o minerale naturale. Possono
contenere succhi di frutta, estratti di frutta, infusi, saccarosio o
altri tipi di dolcificanti, acido citrico e altri e alcol etilico
fino a 1,2% e anidride carbonica per le gassate. Anche gli
integratori salini fanno parte delle bibite analcoliche. Energy
drink, multivitaminici, aperitivi analcolici sono tutte bevande
analcoliche.Le bevande analcoliche sono da
considerarsi un prodotto in continuo cambiamento. Nuovi
sapori, frutti esotici, zuccheri dietetici, integratori salini sono
voci che si trovano sulle etichette dei soft drinks.
Complementari
tutto cio che non è
compreso nelle precedenti categorie: latte, panna, zucchero, menta,
frutta, caffè, tè, ecc...
PRODOTTIDI DI LARGO CONSUMO DALLA A ALLA Z.
Sia il bartender
alle prime esperienze, sia il proprietario devono evitare di servire
un prodotto per un altro.
Lo sherry, per esempio, viene scambiato frequentemente con il Cherry.
Lo sherry, per esempio, viene scambiato frequentemente con il Cherry.
Il primo è un
noto vino prodotto in Spagna a Jerez de la Frontera, il secondo è un
liquore di ciliege che viene prodotto in Danimarca dalla ditta
Heering e in Italia dalla Stock di Trieste.
A volte viene servito come Cognac Francese un brandy italiano o spagnolo, Gingerino per Ginger Ale, crema cacao per Curacao, Whisky scozzese per Whiskey Americano o Irlandese, e così via.
A volte viene servito come Cognac Francese un brandy italiano o spagnolo, Gingerino per Ginger Ale, crema cacao per Curacao, Whisky scozzese per Whiskey Americano o Irlandese, e così via.
Proponiamo ora
un modesto elenco in modo da dare una base di conoscenza per servire
correttamente il cliente, senza esitazione alcuna sul distillato o
liquore richiesto.
AMARETTO.
Liquore gradevolmente dolce dai sapore di mandorle.
ANGOSTURA.
Composto di erbe, spezie e corteccia dell'albero Cusparia, è l'amaro
principe dei drinks a base di Whisky, Vodka e Vermouth di ogni tipo.
APEROL
BARBIERI. Aperitivo moderatamente alcolico (11°),
distribuito dalla barbero 1891 di Canale (Cuneo). Ottimo nella
preparazione di pre dinner e long drinks.
APRICOT
BRANDY. Brandy ai sapore di albicocche; viene prodotto in
ogni parte del mondo.
ARMAGNAC.
Acquavite francese, di sapore più secco e meno morbido del Cognac,
spesso distillato artigianalmente.
ASSENZIO.
È un distillato
ad alta gradazione alcolica all'aroma di anice
derivato da erbe
quali i fiori
e le foglie
dell'assenzio maggiore (Artemisia
absinthium),
dal quale prende il nome.
BAILEYS.
Liquore moderatamente alcolico (17°) prodotto ed imbottigliato in
Manda. Il whiskey e la panna fresca sono i principali ingredienti
impiegati in questo dolce after dinner: preferibilmente ben
raffreddato.
BLU
CURACAO.
E' un liquore al gusto di arancio di colore blu.
Campari
bitter. . Si tratta di un bitter alcolico ottenuto dall'infusione di
erbe amaricanti, piante aromatiche e frutta in una
miscela di alcool e acqua, dall'aroma intenso e dal colore rosso
rubino.
Campari soda.
Bitter campari diluito con acqua carbonata, confezionato in
bottigliette.
CHACACA.
Acquavite di canna di produzione brasiliana.
CHERRY
BRANDY. Liquore dolce prodotto con ciliegie marasca della
Dalmazia invecchiato in botticelle di rovere.
COGNAC.
Distillato di vino prodotto con uve dei vigneti della regione dello
Charente.
COINTREAU.
Liquore al sapore di arancia, nasce ad Angers (Francia) nel 1849. E-
molto utilizzato nei cocktails, con il gelato e nella pasticceria.
CREMA DI
MENTA. Liquore (Creme de Menthe o Pippermint) di color
bianco o verde, prodotto da varie case estere: Bois, MarieBrizard,
Cusenier, Get Pippermint.
CREME DE
BANANE. Liquore alle banane.
CREME DE
CASSIS. Prodotto proveniente dalla zona di Digione,
utilizzato principalmente con vini bianchi e vini spumanti, ottenuto
per distillazione di ribes neri.
CURACAO.
Un
liquore
a base di scorze di un tipo di arancia
che cresce dell'isola di Curaçao,
viene prodotto in diversi colori.
CYNAR.
Prodotto moderatamente alcolico ottenuto per infusione di carciofi.
DRAMBUIE.
Liquore ottenuto con il Whisky scozzese e miele di brughiera.
FERNET.
Amaro ottenuto per infusione di erbe ed alcol, il più famoso nel
mondo è il FERNET BRANCA: và servito naturale o rinfrescato,
liscio o con il ghiaccio, miscelato con liquore di menta e con
aggiunte di soda water o di gassosa, è un'ideale bibita
rinfrescante.
GALLIANO.
Liquore gradevolmente dolce, tra i più conosciuti e
consumati negli Stati Uniti, è composto da numerose erbe, fiori
alpini e bacche.
GIN.
E' un distillato di cereali, aromatizzato con bacche di ginepro,
coriandolo e altri aromi.
GRANATINA.
E' uno sciroppo al profumo di melograno, di varie marche italiane e
straniere, componente complementare per la realizzazione di numerose
categorie di bevande.
GRAND
MARNIER. Liquore al gusto di arancio di alta qualità perché
deriva dall'infusione di bucce d'arancio in finissimo cognac.
GRAPPA.
Acquavite di produzione italiana, ottenuta dalla distillazione della
vinaccia.
IRISH
WHISKEY. Liquore molto dolce formato da crema di latte e
whiskey irlandese, servito da solo con ghiaccio o miscelato (idoneo
per i frozen drinks).
JACK
DANIEL'S. Whiskey prodotto nel Tennessee (USA).
KAHLUA.
Liquore al caffè di origine messicana (26,5°).
LIME.
Limone verde dei Caraibi. Il suo succo dal particolare sapore esotico
unito a distillati di ogni tipo consente la realizzazione di
cocktails appartenente alla categoria dei sour.
MADERA.
Vino da dessert, aromatizzato e liquoroso prodotto nell'omonimo
arcipelago.
MALIBU'.
Liquore derivante dall'aromatizzazione del rum alla noce di cocco.
MANDARINETTO.
Liquore dal profumo intenso di mandarino, trà i più
conosciuti il Mandarinetto Isolabella prodotto in Italia e il
Mandarine Napoleon di varie ditte francesi.
MARASCHINO.
Liquore dolce, realizzato esclusivamente con ciliegie marasche de!
Veneto.
MARSALA.
Vino aromatizzato dolce con un retrogusto secco, prodotto nell'Italia
meridione.
MARTINI.
Oltre ad essere inteso quale Vermouth italiano (dry, bianco,
rosè o rosso) il Martini, specie negli Stati Uniti è sinonimo di
cocktail very dry a base di Gin e Vermouth.
MEZCAL.
Acquavite ottenuta per distillazione dell'agave. Viene prodotta, come
la tequila, in Messico.
MIDORI.
Liquore di melone verde (20% voi.), prodotto dalla Casa Suntory, la
paternità del Midori è stata attribuita al presidente dell' IBA
Angelo Zola, in occasione del concorso mondiale per barman svoltosi
in Giappone.
ORANGE
BITTER. Liquore prodotto con bucce dell'arancia amara di
Siviglia. Viene usato soprattutto, in piccole dosi, nella
preparazione di cocktails e long drinks.
PANNA.
O crema di latte è la parte grassa del latte, ottenuta
dal latte fresco per affioramento spontaneo a riposo oppure, oggi per
velocizzare ed ottimizzare il processo, per centrifugazione.
PASSOA.
Liquore a bassa gradazione alcolica ottenuto con il frutto
della passione.
PORTO.
Vino liquoroso portoghese, bianco o rosso, secco o dolce, di varie
marche
RUM.
Distillato di canna da zucchero, uno dei prodotti più amato nel
mondo.
SAMBUCA.
Liquore italiano dal sapore di anice.
SHERRY.
Vino spagnolo, proveniente da Jerez de la Frontera, di numerosi
sapori e differenti marche. a servito fresco sia nella versione secca
(dry), che abboccata (medium), che dolce (cream).
SIDRO.
Bevanda analcolica o di moderata gradazione, ottenuta dalla
fermentazione delle mele.
SOUTHERN
COMFORT. Liquore usato soprattutto nella preparazione di
cocktails a base di Bourbon hiskey profumato alle pesche prodotto nel
Missouri (USA), la cui formula è un segreto di famiglia gelosamente
custodito.
STREGA,
Liquore di Benevento ottenuto con spezie, erbe aromatiche e
fiori.
Tequila.
Distillato di agave azul , prodotta nella regione di Jalisco
(Messico).
TIA
MARIA. Liquore al caffè prodotto in Jamaica.
TRIPLE
SEC.
È un liquore
incolore aromatizzato
all'arancio
con una gradazione
alcolica
minima di 25°.
VERMOUTH.
Vino aromatizzato con spezie, in particolare assenzio,
radici e caramello.
VODKA.
La vodka è un distillato
di cereali (ma anche ottenuto da fecola e polpa di
patata e spesso addirittura da stracci.
WHISKEY.
Distillato di cereali prodotto in Irlanda e negli Stati Uniti.
WHISKY.
Distillato di cereali prodotto in Scozia ed in
Canada.
Zucchero bianco
e zucchero grezzo di canna. Lunica differenza sostanziale sta nel
fatto che quello bianco e semolato e l'altro e grezzo, il resto e
pregiudizio.
CHECK-LIST
Per una buona
resa è di primaria importanza che il bar sia equipaggiato di tutte
le attrezzature e tecnologie utili al lavoro.
Le atttrezzature
sono indispensabili per rendere il lavoro efficiente, l'ergonometria
è alla base della buona funzionalità e della qualità di vita
dell'operatore che non deve diventare schiavo del bar, ma è il
contrario.
Un bar non
organizzato rende il lavoro difficile e confusionario, con
conseguente perdita di tempo ed energie, il risultato è la
improduttività e mancato raggiungimento degli obiettivi.
Ogni
attrezzatura presente nell'area di lavoro deve avere un preciso
utilizzo ed una collocazione standard, ogni centimetro del bar dovrà
avere una ragione di efficienza ed ergonometria.
Esse
costituiscono la base ed il veicolo per mezzo del quale il barman
ottiene efficienza, comodità, igiene e buona riuscita nel lavoro.
FARE UN BUON DRINK
RAPIDAMENTE
Una delle
priorità per un Bartender è preparare e servire un buon drink in
maniera rapida perchè il cliente non deve aspettare più di 2 minuti
dall'ordinazione al servizio del suo drink.
Come
facciamo quindi ad essere veloci nel preparare e servire il
drink?
Per essere più veloci ed efficienti nel nostro servizio dobbiamo unire le tecniche di miscelazione ad una buona organizzazione della nostra postazione di lavoro.
Per essere più veloci ed efficienti nel nostro servizio dobbiamo unire le tecniche di miscelazione ad una buona organizzazione della nostra postazione di lavoro.
TECNICHE
DI MISCELAZIONE
LISCIO
(NEAT)
Consiste nel
versare un ingrediente alla volta.
COSTRUIRE
DIRETTAMENTE NEL BICCHIERE (BUILD)
La tecnica Build
si utilizza per preparare quei cocktail i cui ingredienti si
versano direttamente nello stesso bicchiere in cui verrà servito,
miscelandoli direttamente durante il pouring.
MISCELARE
E VERSARE (SHAKE & POUR O MIX & POUR)
La tecnica shake
& pour si utilizza per miscelare tutti quei drinks che
contengono ingredienti di non facile miscibilità, che vengono
serviti con ghiaccio. Un evoluzione di questa tecnica consiste
nell'utilizzo del turn mix (miscelatore elettrico).
MISCELARE
E FILTRARE (SHAKE & STRAIN)
La tecnica shake
and strain si utilizza per miscelare e raffreddare (poiché
vengono serviti in bicchieri senza ghiaccio) tutti quei drinks che
contengono ingredienti di non facile miscibilità.
RAFFREDDARE
E FILTRARE (STIR & STRAIN)
La tecnica strir
and strain si utilizza per miscelare e raffreddare (poiché
vengono serviti in bicchieri senza ghiaccio) tutti quei drinks che
contengono ingredienti come liquori, distillati e soprattutto
vermouth, senza alterare le loro proprietà
organoelettiche.
Mescolando si integrano gli ingredienti, il che assicura una diluizione appropriata, raffreddando nello stesso tempo il prodotto alla temperatura più giusta per servirlo. Questa tecnica inoltre mantiene la chiarezza cristallina del liquido.
Mescolando si integrano gli ingredienti, il che assicura una diluizione appropriata, raffreddando nello stesso tempo il prodotto alla temperatura più giusta per servirlo. Questa tecnica inoltre mantiene la chiarezza cristallina del liquido.
FRULLARE
(BLEND)
La tecnica Blend
si utilizza per miscelare ingredienti solidi e liquidi tra loro
in modo da ottenere un composto denso e cremoso. In questa tecnica il
ghiaccio ha una funzione predominate poiché diventa parte integrante
del drink e garantisce la solidità dello stesso.
PESTATI
(MUDDLE)
La tecnica
muddle, si usa per pestare le sostanze solide ed amalgamarle
tra loro. Da questa operazione si ottiene l'estrazione di succhi,
aromi e sapori dai prodotti solidi come agrumi, spezie, radici ecc...
grazie ad uno strumento chiamato Muddler (pestello).
A STRATI
(LAYER)
Questa tecnica
ci permette di separare in modo netto due o più ingredienti tra
loro. Per ottenere questo effetto occorre conoscere il peso specifico
di ogni ingrediente e versarlo dal più pesante al più leggero.
ADATTABILITA
ALL'AMBIENTE DI LAVORO
Potremmo
conoscere le
attrezzature
che ci necessitano, ma non gli spazi di cui dobbiamo usufruire
per lavorare nelle migliori condizioni possibili, quindi incominciamo
a studiare l'ergonometria della nostra work station e quindi l'area
di lavoro del Bartender.
Tramite questo
schema abbiamo voluto darvi delle informazioni per capire quali sono
le movenze dei Bartender dietro un bancone da cocktail e quali sono
gli spazi di cui necessita.
Questo
schema rappresenta uno standard, poi ognuno può personalizzare le
ergonometrie in base alle metrature a disposizione nel proprio
locale.
Con il disegno
della postazione (Work Station) avete un riferimento visivo di come
effetuare un Set-Up, ma entriamo nel dettaglio e creiamo un esempio
di impostazione standard riguardanti lo Speed Rack e il Back Bar.
SPEED
RACK (Tasca per bottiglie)
I prodotti posizionati nella tasca per bottiglie Speed Rack, vengono detti di primo utilizzo perchè sono i più utilizzati e perchè il cliente che non specifica la marca del gin o del rum che vuole nel suo drink, verrà servito con quelli presenti nella tasca.
I prodotti posizionati nella tasca per bottiglie Speed Rack, vengono detti di primo utilizzo perchè sono i più utilizzati e perchè il cliente che non specifica la marca del gin o del rum che vuole nel suo drink, verrà servito con quelli presenti nella tasca.
Segue una
pratica illustrazione di come disporre le bottiglie all'interno di
uno Speed Rack ad 8 alloggiamenti.
VANO
SINISTRO VANO CENTRALE VANO
DESTRO
Succhi in Store'n Pour alcolici Premix in Store'n Pour
Succhi in Store'n Pour alcolici Premix in Store'n Pour
BACK BAR
(Bottigliera posteriore, a gradini)
Il Back Bar, illustrato in figura, è concepito a scaletta dove ogni piano rappresenta un senso organizzativo identificato dalla frequenza di utilizzo. In parole semplici ad ogni piano (dal più basso al più alto) vengono posizionati, come nello schema, i prodotti da alta frequenza d'uso a quelli di bassa frequenza d'uso.
Il Back Bar, illustrato in figura, è concepito a scaletta dove ogni piano rappresenta un senso organizzativo identificato dalla frequenza di utilizzo. In parole semplici ad ogni piano (dal più basso al più alto) vengono posizionati, come nello schema, i prodotti da alta frequenza d'uso a quelli di bassa frequenza d'uso.
PRODOTTI
AD ALTA FREQUENZA DI UTILIZZO
I prodotti ad alta frequenza sono generalmente tutti quelli che il bartender utilizza di più e di conseguenza i più richiesti dai clienti, perciò vengono sistemati sul primo scalino.
I prodotti ad alta frequenza sono generalmente tutti quelli che il bartender utilizza di più e di conseguenza i più richiesti dai clienti, perciò vengono sistemati sul primo scalino.
PRODOTTI
A MEDIA FREQUENZA DI UTILIZZO
L'aggettivo media frequenza contempla tutti i prodotti che hanno un utilizzo secondario e vengono posizionati sul secondo scalino.
L'aggettivo media frequenza contempla tutti i prodotti che hanno un utilizzo secondario e vengono posizionati sul secondo scalino.
PRODOTTI
A BASSA FREQUENZA DÌ UTILIZZO
Sono i prodotti meno utilizzati, per la loro particolare qualità o composizione e che trovano la loro collocazione nel gradino più alto del Back Bar, ma sempre a portata di mano del Bartender.
Sono i prodotti meno utilizzati, per la loro particolare qualità o composizione e che trovano la loro collocazione nel gradino più alto del Back Bar, ma sempre a portata di mano del Bartender.
Comunque come
potete notare tutti e tre i gradini mantengono una disposizione dei
prodotti simile a quella dello Speed Rack..
Tipologie
di bicchieri
|
BICCHIERE
|
TIPOLOGIA
|
ESEMPIO
|
|
|
SHOT
da 1 1\2 oz.
a 2 oz.
|
ALCOLICI
LISCI
LAYER
MINI DRINK
|
WHISKY
TEQUILA
MINI B52
|
|
|
SHOOTER
da 3 1\2 oz.
a5 oz.
|
ALCOLICI
LISCI
LAYER
DRINK SHORT
|
DISTILLATI
LIQUORI
MARGARITA
DAIQUIRI
|
|
|
ROCK
da 7 oz.
a 9 oz.
|
PRODOTTI ALCOLICI
CON GHIACCIO
DRINK CON GHIACCIO
|
NEGRONI
BLACK RUSSIAN
RUSTY NAIL
|
|
|
HIGH BALL
da 11 oz
a 13 oz
|
HIGH BALL DRINK
MUDDLE DRINK
|
AMERICANO
CAIPIROSKA
MOJITO
|
|
|
JUICE
da 13 oz.
a15 oz.
|
DRINK ANALCOLICI
FROZEN
|
PINA COLADA
FLORIDA
|
|
|
COCKTAIL CUP
da 4 oz
a 6 oz
|
COCKTAILS SERVITI SENZA GHIACCIO
|
MARTINI COCKTAIL
MANHATTAN
DAIQUIRI
MARGARITA
|
|
|
FLUTE O CHAMPAGNE CUP
da 5 oz
a 7 oz
|
PROSECCO
METODO CLASSICO
CHAMPAGNE COCKTAIL
|
COCKTAILS
SPARKLING
|
|
|
COPPA ASTI
da 5 oz
a 7 oz
|
SPUMANTI
DOLCI
|
BRACHETTO
ASTI SPUMANTE
|
|
|
BICCHIERI DA DISTILLATI
da 2 oz
a 24 oz
|
DISTILLATI
LISCI
|
RUM
COGNAC
GRAPPE
ARMAGNAC
|
|
Tipologie
di ghiaccio
ogni tipologia di
ghiaccio è stata studiata per un uso ben specifico, quindi bisogna
conoscerle per poter scegliere la più adatta al nostro scopo.
La dimensione e la
forma influiscono sullo scambio termico e la velocità tra bevanda e
ghiaccio, quindi bisogna tenerne conto per non annacquare le
preparazioni.
Ghiaccio consigliato
per la preparazione di drink:
GOURMET CUBE *****
DICE CUBE ****
DITALE **
COUNTOUR CUBE ****
NUGGET ICE ***
CRUSHED ICE ****
FLAKE E SUPER FLAKE *
SCALET ICE *
FREE POURING
Letteralmente
vuol dire, versare liberamente; questa sarà la tecnica che
utilizzeremo con i metal pour per ottenere dosaggi precisi.
Il Metal pour è
un dosatore composto da 4 parti fondamentali:
1° Guarnizione,
parte in caucciù che entra in ogni collo di bottiglia
2° Versatore in acciaio a flusso continuo
3° Tubicino di sfiato per riflusso dell'aria
4° Rondella in acciaio (non fondamentale, solo per estetica)
2° Versatore in acciaio a flusso continuo
3° Tubicino di sfiato per riflusso dell'aria
4° Rondella in acciaio (non fondamentale, solo per estetica)
Il metal pour ci
permetterà di lavorare con: Precisione, Velocità, Pulizia,
Spettacolarità.
Per un
buon uso del Free pouring dovremo fare attenzione ai seguenti punti:
- la bottiglia
va tenuta dal collo con sicurezza ma anche con delicatezza portandola
con rapidità da ore 6 ad ore 1
- il flusso
dell'aria attraverso il tubicino del riflusso dell'aria non dovrà
essere ostruito
- in fase di
versaggio, il flusso dovrà sempre essere perpendicolare; solo in
questo caso sarà costante e quindi misurabile
-devi effettuare
la chiusura e quindi l'interruzione del flusso, in modo uniforme e
preciso, evitando di schizzare; per fare ciò porta la bottiglia da
ore 1 ad ore 6 passando categoricamente per ore 3 con il tubicino del
metal pour verso l'alto
- è auspicabile
che i bartender usino l'exacto-pour (test per dosaggi), al fine di
controllare la loro precisione
Tramite il
conteggio creiamo delle meccaniche andando a sostituire ad ogni
quarto d'oncia una movenza, esempio: per fare 1/4 d'oncia diciamo
rumble, ci rendiamo conto che possiamo effettuare la stessa
misura senza contare, infatti, la meccanica da utilizzare è apertura
e chiusura della bottiglia.
|
ONCE
|
CENTILITRI
|
CONTEGGIO
|
|
1\4
|
0,75
|
BUBBLE
|
|
1\2
|
1,5
|
TWO
|
|
3\4
|
2,25
|
THREE
|
|
1
|
3
|
FOUR
|
|
1 1\4
|
3,75
|
FIVE
|
|
1 1\2
|
4,5
|
SIX
|
|
1 3\4
|
5,25
|
SE-
|
|
2
|
6
|
VEN
|
L'obbiettivo è
imparare le tecniche di versaggio (tramite conteggio), praticarle
introducendo la meccanica ed in fine farne delle abitudini, per far
questo il nostro Set - Up costante ci darà una mano, infatti, per
creare le abitudini è necessaria una perfetta organizzazione del bar
in modo da rendere sistematico il nostro lavoro.
Il modo più
veloce per imparare queste tecniche è concentrarsi su di una
meccanica praticandola in maniera lenta e precisa (dobbiamo
memorizzarla step-by-step).
Infine sarete
capaci di versare sempre la stessa dose senza contare, quindi potrete
fare qualcos'altro mentre preparate il drink ad esempio intrattenere
il cliente.
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